lunedì 14 dicembre 2009

UNA PROFEZIA CHE SI AUTOAVVERA

Da: "Il Giornale":

"Di averla fatta veramente grossa, stavolta, se ne è accorto anche lui.
Così a sera Antonio Di Pietro tenta goffamente di giustificarsi, mentre su di lui piovono giudizi di fuoco e accuse di essere il «mandante morale» dell’aggressione al premier, e fa emettere in tutta fretta una nota in cui si «deplora e condanna fermamente» l’accaduto, definendolo «un gesto inconsulto e sconsiderato».
Troppo tardi, però. Tanto più che a tutti è subito tornato in mente l’avvertimento dipietrista di appena tre giorni fa: «C’è un clima di scontro di piazza. Se il governo continua ad essere sordo alle richieste dei cittadini, ci può scappare anche l’azione violenta». Un classico caso di self-fulfilling profecy, la profezia che si autoavvera.
L’azione violenta è arrivata, ed erano passati solo pochi minuti dall’assalto a Silvio Berlusconi, in piazza Duomo a Milano, che già l’ex pm dichiarava ai quattro venti che il Cavaliere se l’era ben meritata, e che se viene aggredito la colpa è sua "














Sospendo per il momento il giudizio sui fatti avvenuti ieri a Milano. Il solo pensiero va al crescendo di attacchi, spesso strumentali e lontani dal confronto democratico, che da anni vedono il Presidente del Consiglio , al centro di un disegno puramente persecutorio.
Consegno ai miei lettori una riflessione: " Meglio essere tra i perseguitati che tra i persecutori".
Nel rispetto della democrazia e del sacrificio che la sua affermazione oggi comporta ,io sto con i perseguitati e con i non violenti.



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