domenica 29 novembre 2009

I BLOG DEGLI INTELLETTUALMENTE ONESTI E GLI ANONIMI , ACCECATI NEL LIMBO DELLA LORO FAZIOSITA'

Cesare Beccaria a proposito della delazione:

"Un tal costume rende gli uomini falsi e coperti: Chiunque può sospettare di vedere in altri un delatore .... Infelici gli uomini quando sono giunti a questo segno"

Esistono due categorie ben distinte di bloggers: quelli che si firmano mettondoci la faccia e quelli che non si firmano, gli anonimi a cui la faccia conviene nasconderla.

I primi hanno il coraggio di sottoscrivere i loro articoli con onestà intellettuale, i secondi si nascondono e vagano in una specie di girone mediatico, ignoti alla gran parte dei lettori, ma sostenuti, in ragione della pavida invisibilità ,da un solo principio : una militante faziosità ,che è cieca nella critica, tendenziosa nell'analisi, inquinata nelle fonti, ma pronta a lanciare la pietra, raccolta nella melma dello stagno dei fantasmi e veloce nel nascondere la mano .

E' un curioso fenomeno sempre esistito,tipicamente italiano : è l'abitudine della lettera anonima . L'anonimato rappresentò nel periodo fascista l'80% delle delazioni ;si pensi , in quel nefasto periodo, ai delatori della porta accanto (erano pronti a denunciare il vicino per prendere la sua casa), le lettere anonime nel periodo delle leggi raziali ( 5.000 lire per un ebreo.) E che dire dei regimi comunisti, dove si denunciava per un pezzo di pane !

Ora il costume si è adeguato all'attuale era dei bit elettronici, con i blog curatissimi nella veste grafica, gestiti in modo ineccepibile quanto ad abilità informatica , ma scritti da soggetti invisibili.

Pare che i blogger anonimi siano addirittura una specie in evoluzione, inizialmente si mascheravano con pseudonimi entrando nei "social forum" e pubblicavano le loro audaci , anonime intuizioni, commentando tutto ed emanando dal loro informe ectoplasma , critiche a tutti.

Sapevano di rimanere coperti sotto l'anonimato dei loro "nick name". - Che fegato ragazzi !

Oggi circolano blog con articoli scritti da ignoti autori, sono nati in seno alla lotta politica, fanno campagna elettorale nell'anonimato, fanno la morale, lasciano commenti astiosi, scrivono pamphlet inquisitori, tra il polemico e il satirico, genericamente critici ed irriverenti ; ma rigorosamente anonimi.

Probabilmente da invisibili è più semplice ,meno faticoso fare politica, a differenza del Blogger intelletualmente onesto, che cura un proprio spazio, propone i suoi pensieri, esprime le sue opinioni, si augura che sempre più persone lo vedano e lo leggano, mettendoci la propria faccia e la propria firma.

Per la Corte Suprema Britannica "pubblicare articoli su un blog è da considerarsi un attività pubblica. Dunque non esiste alcun valido motivo per restare anonimi". Questa sentenza è stata emessa a seguito della scoperta da parte del quotidiano "Times", dell'identità di un autore del blog anonimo " Night Jack". Per i giudici britannici l'obbligo di rivelare le generalità dei blogger, è la emanazione di un diritto dei cittadini e dei lettori di conoscere l'identità di chi scrive e pubblica.

Fine dell'anonimato per i sudditi di sua maesta la regina. Inizio forse del riconoscimento per i cittadini italiani del diritto a sapere con chi abbiamo a che fare, dopo un bit o dietro un monitor ?

Io ci spero !










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