Manifesto per la disciplina del mercato degli Affitti- 30 Novembre 1942 -
Mi piace inserire tra gli articoli del blog e condividere con i miei 3 affezionati lettori, i documenti da me rinvenuti, che parlano della storia del nostro Comune.
Non ritengo di dover aggiungere commenti alla cruda rappresentazione della realtà, che il testo lascia intuire.
Non ritengo di dover aggiungere commenti alla cruda rappresentazione della realtà, che il testo lascia intuire.
Interessante il documento proposto, a differenza della "crudezza" della realtà rappresentata emergono alcuni spunti importanti.
RispondiEliminaIl primo: allora come oggi nulla è cambiato in tema di 'controllo del territorio' nel periodo fascista gli "irregolari" dovevano essere denunciati entro 24 ore, oggi gli "stranieri" pure (tranne mafiosi o camorristi italici che, essendo in grado di comprare appartamenti, negozi e attività industriali non solo non vengono controllati ma molto spesso si sente dire: ma erano cosi brave persone...).
Allora erano molto spesso famigliari o parenti che fuggivano da campagne, città e fabbriche dove i nazi-fascisti erano particolarmente feroci.
Va inoltre ricordato che in quel periodo il bosco delle Groane era un sicuro ed inespugnabile rifugio per i partigiani del territorio.
Il secondo spunto viene leggendo “cosa” aveva predisposto il Comune.
Esisteva una seppur rudimentale 'anagrafe' degli appartamenti, con tanto di proprietari, vuoti a “disposizione” (si presume di chi ricercava un alloggio).
Era stata istituita una Commissione Comunale che aveva stabilito un “massimo” di equo canone, da cui si deduce che esisteva un atteggiamento antispeculazione (o calmierativo) nel territorio.
A differenza di oggi,l'allora Amministrazione locale svolgeva quello che normalmente è definito come 'compito sociale', l'interesse della collettività innanzitutto.
Il terzo spunto è molto amaro.
In pieno periodo fascista gli Amministratori locali, purtroppo, erano molto più coscienti e, su alcuni versanti, più preparati ad amministrare una comunità.