".... Una rotonda sul mare, il nostro disco che suona" (Fred Bongusto)
Limbiate - Rotatoria tra le vie : Giotto, Marconi, xx Settembre
Anno di Costruzione : 2008
Le "coppe giratorie",conosciute a chi ha sotenuto gli esami per la patente di guida qualche anno fa, erano quei manufatti stradali di forma cilindrica che collocati al centro di un incrocio indirizzavano il traffico e regolavano la precedenza dei veicoli, sovente con l'ausilio di un Vigile urbano.
A Limbiate la più blasonata ed autorevole era quella collocata in Piazza 5 Giornate; ma successivamente, possiamo dire che ogni quartiere, proprio per non farsi mancare nulla, ha posseduto la propria coppa giratoria.
Negli anni '50 è invalsa la tradizione di festeggiare, in occasione dell'Epifania, anche la cosidetta : "Befana del Vigile" ed il 6 Gennaio di ogni anno questi manufatti diventavano simbolici offertori, dove la gente portava in dono panettoni, bottiglie, oggetti regalo. Era una dimostrazione, semplice e spontanea ,della gratitudine e dell'affetto verso il Corpo della Polizia municipale.
Arrivò poi la famosa canzone di Fred Bongusto : "Una rotonda sul mare" . E' stata un cult delle vacanze estive,anni '60; nelle sale da ballo era il momento in cui tutti scendevano in pista: le braccia stringevano, per quanto ti veniva consentito, i piedi occupavano lo spazio di una mattonella. Quella musica, era il preludio della passeggiata notturna ,alla vera rotonda sul lungomare,sperando che si trasformasse in una sinfonia fatta di un crescendo di tenerezze , tra il chiaro di luna e lo sciabordio delle onde sulla riva del mare.
Oggi le coppe giratorie sono del tutto sparite, rimane un pò malconcia la rotonda sul mare di Senigallia, che ispirò la famosa canzone, ma nelle nostre Città sono arrivate le rotonde stradali o rotatorie o rondò. Esse sono diventate il sogno urbanistico di ogni Sindaco che si rispetti e di qualche assessore, che non potendosi permettere di attingere alle casse comunali ,per fregiare la Città di una famosa scultura di Giò Pomodoro o di Henry Moore, da libero sfogo alla propria vena scultorea collocando al centro delle rotonde, opere di incerta caratura artistica.
A Limbiate le rotatorie sono funzionali, architettonicamente dignitose,semplici e privilegiano per quella componente aggiuntiva di arredo urbano, l'aspetto del verde e del giardino in miniatura.
A prescindere dalla forma, il tipo di rotatoria della nostra Città è quello che si ispira al modello "francese", non per motivi di grandeur o per ambizioni di portata internazionale, ma perchè ricalcano il modello, nato a Parigi a metà Ottocento, la cui caratteristica è quella di assegnare il diritto di precedenza, ai veicoli che circolano all'interno della stessa
Premetto che sono favorevole alla regolamentazione degli incroci stradali per mezzo delle rotatorie, esse fluidificano il traffico, annullano i tempi di attesa, abbassando di conseguenza lo smog; le statistiche inoltre attestano che si sono ridotti gli incidenti, i morti e i feriti agli incroci.
Sono arrivate all'improvviso, senza una necessaria informazione sulle nuove regole e devo ammettere, che le prime volte ho avuto qualche difficoltà ad improntare un atteggiamento adeguato alla nuova rivoluzione viabilistica.
Con la frequentazione e l'utilizzo ho capito e ho spiegato alla mia amica Valentina, anche lei abbastanza frastornata dalla novità, che le regole di comportamento sono :
- chi giunge nei pressi di una rotatoria, in fase di entrata, deve rallentare, verificare la presenza di veicoli che già impegnano la rotonda , dare loro la precedenza e poi immettersi conseguentemente.
- i veicoli già circolanti in rotatoria hanno il diritto di precedenza rispetto ai veicoli in entrata anche se questi ultimi provengono da destra
- i veicoli sia in entrata , sia in uscita dalla rotatoria , devono dare la precedenza ai ciclisti e ai pedoni sulle striscie pedonali.
- dobbiamo segnalare ogni cambio di corsia all'interno della rotatoria e segnalare l'intenzione di uscirne con gli indicatori di direzione.
Saluto con soddisfazione la recentissima era delle rotatorie; raffrontate ai semafori esse sono l'espressione - mi si consenta l'iperbole - della tanto auspicata autodeterminazione dei popoli, quantomeno in campo viabilistico.
Arrivò poi la famosa canzone di Fred Bongusto : "Una rotonda sul mare" . E' stata un cult delle vacanze estive,anni '60; nelle sale da ballo era il momento in cui tutti scendevano in pista: le braccia stringevano, per quanto ti veniva consentito, i piedi occupavano lo spazio di una mattonella. Quella musica, era il preludio della passeggiata notturna ,alla vera rotonda sul lungomare,sperando che si trasformasse in una sinfonia fatta di un crescendo di tenerezze , tra il chiaro di luna e lo sciabordio delle onde sulla riva del mare.
Oggi le coppe giratorie sono del tutto sparite, rimane un pò malconcia la rotonda sul mare di Senigallia, che ispirò la famosa canzone, ma nelle nostre Città sono arrivate le rotonde stradali o rotatorie o rondò. Esse sono diventate il sogno urbanistico di ogni Sindaco che si rispetti e di qualche assessore, che non potendosi permettere di attingere alle casse comunali ,per fregiare la Città di una famosa scultura di Giò Pomodoro o di Henry Moore, da libero sfogo alla propria vena scultorea collocando al centro delle rotonde, opere di incerta caratura artistica.
A Limbiate le rotatorie sono funzionali, architettonicamente dignitose,semplici e privilegiano per quella componente aggiuntiva di arredo urbano, l'aspetto del verde e del giardino in miniatura.
A prescindere dalla forma, il tipo di rotatoria della nostra Città è quello che si ispira al modello "francese", non per motivi di grandeur o per ambizioni di portata internazionale, ma perchè ricalcano il modello, nato a Parigi a metà Ottocento, la cui caratteristica è quella di assegnare il diritto di precedenza, ai veicoli che circolano all'interno della stessa
Premetto che sono favorevole alla regolamentazione degli incroci stradali per mezzo delle rotatorie, esse fluidificano il traffico, annullano i tempi di attesa, abbassando di conseguenza lo smog; le statistiche inoltre attestano che si sono ridotti gli incidenti, i morti e i feriti agli incroci.
Sono arrivate all'improvviso, senza una necessaria informazione sulle nuove regole e devo ammettere, che le prime volte ho avuto qualche difficoltà ad improntare un atteggiamento adeguato alla nuova rivoluzione viabilistica.
Con la frequentazione e l'utilizzo ho capito e ho spiegato alla mia amica Valentina, anche lei abbastanza frastornata dalla novità, che le regole di comportamento sono :
- chi giunge nei pressi di una rotatoria, in fase di entrata, deve rallentare, verificare la presenza di veicoli che già impegnano la rotonda , dare loro la precedenza e poi immettersi conseguentemente.
- i veicoli già circolanti in rotatoria hanno il diritto di precedenza rispetto ai veicoli in entrata anche se questi ultimi provengono da destra
- i veicoli sia in entrata , sia in uscita dalla rotatoria , devono dare la precedenza ai ciclisti e ai pedoni sulle striscie pedonali.
- dobbiamo segnalare ogni cambio di corsia all'interno della rotatoria e segnalare l'intenzione di uscirne con gli indicatori di direzione.
Saluto con soddisfazione la recentissima era delle rotatorie; raffrontate ai semafori esse sono l'espressione - mi si consenta l'iperbole - della tanto auspicata autodeterminazione dei popoli, quantomeno in campo viabilistico.
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