Al mio dotto, disinformato inquisitore
Quando 60 Persone inviano una petizione al Sindaco, lamentando disturbi della quiete nelle ore notturne, significa che proprio le hanno tentate tutte.
La raccolta firme, rappresenta un estremo tentativo per manifestare il proprio disagio, una richiesta di aiuto, un richiamo alle Istituzioni.
Ma sopratutto è un implicito gridare che sono Cittadini di questa Repubblica,che in questa Repubblica lavorano, studiano, cercano di viverci, nel rispetto delle leggi e degli altri e che vorrebbero veder applicato, il diritto alla quiete e al riposo.
Anche la mia abitazione si trova in Via Sanzio (luogo prescelto dai disturbatori per le loro notturne intemperanze) e vi posso assicurare che non è piacevole interrompere il sonno, a notte inoltrata, perchè qualcuno ha pensato di installare una discoteca ambulante sulla sua auto, o perchè qualcun altro decide di prolungare la serata di baldorie o di sballi nelle strade.
Più volte mi sono affacciato invitando a smettere, una volta sono anche sceso in strada: il mio invito è stato momentaneamente ascoltato; tuttavia nelle sere successive il disturbo si ripeteva. Ho informato, esposto il problema, sollecitato soluzioni a chi per competenza ha il compito di intervenire.
Di queste mie concrete azioni, vorrei informare il mio dotto ed ignoto (sic) inquisitore, che da una pagina del blog, dove trova ospitalità il suo imbelle e felpato digitare, così scriveva lunedì 7 settembre 2009: "La maggioranza di centrodestra non può non sapere,proprio in quella zona abita un consigliere comunale di Forza Italia, eppure egli tace, fa finta di nulla."
Quel consigliere sono io. Decisamente qui, dico al mio dotto inquisitore, che ha scritto una falsità.
Probabilmente lo ha fatto per leggerezza, per carenza di informazioni o forse perchè non conosce Pinzano e la sua gente; forse non era a Pinzano, quando avrebbe potuto o dovuto esserci . Oppure, con tutto l'altruismo di cui è capace e con i mezzi di cui dispone, ha puramente cercato di contribuire a risolvere il disagio di alcune persone; aggiungendo magari "ad abundatiam" un richiamo a qualche avversario politico della zona, tentando di screditarne l'immagine e nella speranza di trarne un tesoretto di consensi elettorali.
Poco importa all'ignoto inquisitore, se il manifesto del suo altruismo, in qualche punto, zoppica o si regge sulle grucce della menzogna .Mi spiace, purtroppo nella falsità non c'è nobiltà di pensiero e di azione.
Allodole da incantare con luccicanti specchietti, non ce ne sono e le poche rimaste sono troppo impegnate a lenire, con il collirio della ragione, gli effetti delle lontane campagne "venatorie".
A Pinzano, l'abbagliante luce che annunciava radiosi e progressivi destini, l'abbiamo già sperimentata negli anni passati ad opera di locali ed importati venditori di fumo e di illusioni, alfieri di una trascorsa stagione politica. Una luce fatua che ha gettato, per molti anni, il quartiere in una profonda oscurità sociale e da cui ne siamo usciti grazie al costante lavoro delle Associazioni, della Parrocchia ,delle Amministrazioni Comunali, di molti noti ed anonimi Cittadini, nonchè, grazie al contributo personale, di chi ora pubblica queste righe.
Ai tempi del processo a Galileo i dotti maestri dell'allora Santa Inquisizione, conoscevano già la sentenza dei loro tribunali e al malcapitato, per il solo fatto di sentirsi inquisito, onde evitare ben più dolorose conseguenze, non rimaneva che dichiararsi colpevole.
Per fortuna quei tempi sono lontani, ma a volte la nostalgica emulazione, dimora ancora in qualche novello, apprendista inquisitore.
Vale la pena ricordare, che in epoca più recente, un famoso Magistrato inquirente,ora indiscusso leader di partito, prima di emettere sentenza, ti avrebbe almeno spedito, un avviso di garanzia.
Tanto, " pro veritate" dovevo, al mio ignoto, avventato, disinformato Inquisitore.
Ma sopratutto è un implicito gridare che sono Cittadini di questa Repubblica,che in questa Repubblica lavorano, studiano, cercano di viverci, nel rispetto delle leggi e degli altri e che vorrebbero veder applicato, il diritto alla quiete e al riposo.
Anche la mia abitazione si trova in Via Sanzio (luogo prescelto dai disturbatori per le loro notturne intemperanze) e vi posso assicurare che non è piacevole interrompere il sonno, a notte inoltrata, perchè qualcuno ha pensato di installare una discoteca ambulante sulla sua auto, o perchè qualcun altro decide di prolungare la serata di baldorie o di sballi nelle strade.
Più volte mi sono affacciato invitando a smettere, una volta sono anche sceso in strada: il mio invito è stato momentaneamente ascoltato; tuttavia nelle sere successive il disturbo si ripeteva. Ho informato, esposto il problema, sollecitato soluzioni a chi per competenza ha il compito di intervenire.
Di queste mie concrete azioni, vorrei informare il mio dotto ed ignoto (sic) inquisitore, che da una pagina del blog, dove trova ospitalità il suo imbelle e felpato digitare, così scriveva lunedì 7 settembre 2009: "La maggioranza di centrodestra non può non sapere,proprio in quella zona abita un consigliere comunale di Forza Italia, eppure egli tace, fa finta di nulla."
Quel consigliere sono io. Decisamente qui, dico al mio dotto inquisitore, che ha scritto una falsità.
Probabilmente lo ha fatto per leggerezza, per carenza di informazioni o forse perchè non conosce Pinzano e la sua gente; forse non era a Pinzano, quando avrebbe potuto o dovuto esserci . Oppure, con tutto l'altruismo di cui è capace e con i mezzi di cui dispone, ha puramente cercato di contribuire a risolvere il disagio di alcune persone; aggiungendo magari "ad abundatiam" un richiamo a qualche avversario politico della zona, tentando di screditarne l'immagine e nella speranza di trarne un tesoretto di consensi elettorali.
Poco importa all'ignoto inquisitore, se il manifesto del suo altruismo, in qualche punto, zoppica o si regge sulle grucce della menzogna .Mi spiace, purtroppo nella falsità non c'è nobiltà di pensiero e di azione.
Allodole da incantare con luccicanti specchietti, non ce ne sono e le poche rimaste sono troppo impegnate a lenire, con il collirio della ragione, gli effetti delle lontane campagne "venatorie".
A Pinzano, l'abbagliante luce che annunciava radiosi e progressivi destini, l'abbiamo già sperimentata negli anni passati ad opera di locali ed importati venditori di fumo e di illusioni, alfieri di una trascorsa stagione politica. Una luce fatua che ha gettato, per molti anni, il quartiere in una profonda oscurità sociale e da cui ne siamo usciti grazie al costante lavoro delle Associazioni, della Parrocchia ,delle Amministrazioni Comunali, di molti noti ed anonimi Cittadini, nonchè, grazie al contributo personale, di chi ora pubblica queste righe.
Ai tempi del processo a Galileo i dotti maestri dell'allora Santa Inquisizione, conoscevano già la sentenza dei loro tribunali e al malcapitato, per il solo fatto di sentirsi inquisito, onde evitare ben più dolorose conseguenze, non rimaneva che dichiararsi colpevole.
Per fortuna quei tempi sono lontani, ma a volte la nostalgica emulazione, dimora ancora in qualche novello, apprendista inquisitore.
Vale la pena ricordare, che in epoca più recente, un famoso Magistrato inquirente,ora indiscusso leader di partito, prima di emettere sentenza, ti avrebbe almeno spedito, un avviso di garanzia.
Tanto, " pro veritate" dovevo, al mio ignoto, avventato, disinformato Inquisitore.
Sul problema dei disturbi, la cui soluzione coinvolge i miei esasperati concittadini, ritornerò con un prossimo articolo.
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