domenica 25 ottobre 2009

La gallinella, il gambero d'acqua dolce e il Garbogera , culla del tritone punteggiato


"La natura è come una madre elargita in misura immensa, eterna e proiettata nell'infinito"

- Gaston Bachelard ( 1884 - 1962 )-

Ieri pomeriggio, costeggiando il Garbogera, lungo la pista ciclabile che da Pinzano porta a Limbiate, ho visto nell'acqua calma e scarsa del torrente, in prossimità delle case popolari di Via xxv Aprile, due Gallinelle d'acqua, erano esemplari giovani, che infasidite dalla mia presenza si sono subito rifugiate sotto un cespuglio di ortiche.

E' una specie solitaria , frequenta ambienti con acqua stagnante o a corrente lenta e con fitta vegetazione e se nei luoghi che frequenta è a stretto contatto con l'uomo, si dimostra abbastanza confidente e poco timorosa.

Questa estate in corrispondenza del Ponte sul torrente a Pinzano, dove l'acqua e più alta e forma delle piccole golene , mi sono meravigliato nel vedere nuotare delle vivaci alborelle, di diverse dimensioni.

Il Garbogera è un torrente che nasceva nel Comune di Lentate sul Seveso; l'origine attuale si trova nel comune di Cesano Maderno e l'esigua , iniziale portata d'acqua si arricchiva con il percolamento delle piovane, provenienti dai pendii collinari delle Groane .

In passato, il suo breve corso ,si è caricato di reflui delle lavorazioni industriali non depurati e di scarichi fognari , a tal punto che le sue acque assumevano colorazioni che andavano dal violaceo al marrone e avevano un odore acre e pungente, simile a un miscuglio di sostanze chimiche.

Prima della industrializzazione irresponsabile e degli scarichi fognari recapitati nel torrente dalla colonizzazione residenziale lungo le rive , nel Garbogera vivevano gamberi d'acqua dolce e una grande varietà di pesci; si dice vivesse anche il tritone punteggiato, che per esigenze ecologiche necessita di pozze d'acqua, per deporre le uova e dove poi si sviluppano , con la sua fase acquatica larvale.

Questi incoraggianti rinvenimenti faunistici lungo il torrente dimostrano ,che se l'uomo smette di violentare la natura, essa si riprende gradualmente i suoi spazi , riconquistando quell' originario ecosistema, con la vitalità che gli appartiene.

Non sono mancati, anche di recente episodi di inquinamento e alcuni cittadini , che abitano di fronte al torrente, in Via Guido Rossa, hanno protestato per gli odori che provenivano dal Garbogera. Su questo episodio sta indagando la Polizia Municipale e gli organi di tutela ambientale.

Se allora , da un lato abbiamo tangibili evidenze di un miglioramento graduale dell'ecosistema del torrente, dall'altro giungono notizie di episodi di inquinamento , che allarmano e che devono essere puntualmente monitorate dagli organi istituzionalmente preposti al controllo, risalendo ai responsabili, sanzionando e difendendo così questa, ancor giovane, rinascita ambientale.

Manca ancora una cultura di rispetto dell'ambiente, totale e totalizzante,che fatica a divenire patrimonio comune, manca la convinzione che un danno arrecato all'ambiente è una ferita autoinferta alla persona stessa che compie quel gesto di inciviltà ; quando nel greto del torrente, si vedono carrelli abbandonati, plastica, resti di lavorazioni edili, motorini, gettati da persone che non hanno la più elementare consapevolezza di cosa sia l'educazione civica.

L'Amministrazione comunale si è impegnata a stanziare nel prossimo bilancio 50.000 Euro, per opere di pulizia straordinaria del Garbogera. La cifra potrebbe essere insufficiente, ma non dimentichiamo che a questo compito sono chiamati ad adempiere anche la Provincia e la Regione , che vanno sicuramente coinvolte.

Gli sforzi e le risorse economiche messe in campo dal nostro Comune o dai Comuni attraversati dal Garbogera, autonomamente e ciascuno con attenzione al proprio territorio, senza un coordinamento e una visione complessiva, benchè utili e quantomai provvidenziali, rischiano di non raggiungere il massimo dei risultati che le Istituzioni e i cittadini si attendono.

Sarebbe forse auspicabile che attorno ad un problema condiviso si riunissero le rappresentanze Comunali , Provinciali e Regionali, non dico a costituire un autorità di bacino del torrente Garbogera, ma quantomeno a formulare un progetto comune attorno ad un raggiungibile obbiettivo, e cioè : il ripristino di un ecosistema che inizia a dare timidi, ma importanti segnali di rinascita.

Le risorse economiche immesse da ciascun Ente, quando ben coordinate e finalizzate, danno risultati di certo meno dispersivi, più razionali e di indubbio risparmio di spesa se proiettati su larga scala; consentono di ottenere miglioramenti ambientali in minor tempo.

Consentiranno, anche al Tritone punteggiato, di ritornare a scendere dai prati delle Groane, per deporre le sue uova, nel greto del torrente, che ha eletto a culla dei suoi avannotti, prima di noi e nonostante noi.




















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