sabato 31 ottobre 2009

La mestizia, il ricordo e il saluto, a chi prima di noi, ha solcato queste zolle

Finalmente mi congiungo col mio destino
A questa sera rovinosa mi portava

il labirinto molteplice dei passi

che i miei giorni hanno tessuto fin da un giorno

dell'infanzia.

Finalmente ho scoperto

la recondita chiave dei miei anni

la lettera mancante, la perfetta

forma che Dio conosceva dall'inizio.

Nello specchio di questa notte raggiungo

il mio insospettato volto eterno.


Jorge Luis Borges ( 1899 - 1986 )


E' consuetudine nel giorno dedicato al ricordo dei defunti visitare i cimiteri e portare in dono fiori sulle tombe dei propri cari.

E' un omaggio, che riflette gli affetti e il bene ricevuto da loro e che vorremmo simbolicamente ricambiare con un semplice gesto di riconoscenza. Vorremmo far sentire ancora le nostre attenzioni, vorremmo che sapessero che non li abbiamo dimenticati, vorremmo fossero ancora tra noi, vorremmo ancora le accese discussioni, le piccole e grandi gioie condivise, le difficoltà superate in comune, la felicità per un figlio e le immancabili preoccupazioni. In una parola il desiderio, che la nostra e la loro Vita, fossero ancora qui, assieme.

Dimenticando a volte, che sin dal primo dei nostri e loro giorni, ci accompagna la speranza del messaggio cristiano, che supera tutti i nostri terreni vorrei, poichè assieme saremo sempre, pur con un breve intermezzo tra fango e zolle , tra luci ed ombre di un limitato amore, tuttavia proiettato nella Luce di un Amore più grande, che accarezza con loro, le nostre vite, dal Cielo.



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